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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Ermetismo ( da Vincenzo Laforgia)

Corrente letteraria fiorita in Italia, con epicentro a Firenze, intorno al 1930 e notevole soprattutto nel campo della poesia Importante è anche il ruolo giocato dalla critica, in particolare dalle riviste Frontespizio e Campo di Marte, che diede ai poeti ermetici i connotati di un gruppo fortemente omogeneo, quasi una scuola, Si riconoscono appartenenti a questo movimento (il cui nome si deve al critico Francesco Flora) i poeti che scrivono sulla rivista Solaria,  M. Luzi , A. Gatto , Vittorio Sereni, L. Sinisgalli , S. Quasimodo , P. Bigongiari , Carlo Betocchi, Attilio Bertolucci. Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale sono posti da alcuni critici tra gli Ermetici, da altri sono considerati precursori del movimento.  I Poeti ermetici sono annoverabili nella linea novecentesca che prende il via dalla grande lezione del Simbolismo e del Decadentismo francese, in particolare di Mallarmé, Rimbaud, Verlaine e Paul Valéry. Poeti allora giovanissimi e critici come  C. Bo ,

Cori descrittivi di stati d’animo di Didone, Giuseppe Ungaretti

Da lechat93.wordpress.com [...] un suggestivo viaggio alla scoperta di Giuseppe Ungaretti, quello più complesso e allegorico. Le sue parole dicono sempre di più di quel che sembra, chiaro, l’avevamo capito, ma che potesse arrivare a tanto non l’avrei mai immaginato. Classicità e modernismo, Virgilio e Leopardi, Tasso e Freud.. Che dire..ce ne sarebbero di cose da dire. Forse un giorno (magari a luglio) metterò insieme gli appunti di oggi perché ne vale davvero la pena! Per il momento non posso far altro che riportare le parole di Ungaretti che nascondono così tanti significati e, ancora una volta, essere felice. Perché sarà sciocco ma queste cose mi fanno sentire viva, privilegiata, fortunata e estremamente felice. * dimenticavo.. ecco come Ungaretti parla della sua opera: “Sono 19 cori che vogliono descrivere drammaticamente il distacco  degli ultimi barlumi di giovinezza da una persona, oppure da una  civiltà, poiché anche le civiltà nascono, crescono, declinano e  muoiono. Qu