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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Pirandello: i grandi della letteratura

Una delle puntate più belle del programma di Edoardo Camurri https://www.raiplay.it/video/2016/02/I-grandi-della-letteratura-italiana---Luigi-Pirandello-1800aa68-a70a-478d-a550-74a054ba4ee9.html

Poeti e la guerra (I)

Riguardo alla guerra la nella cultura italiana ci sono posizioni molto differenti: Dal 1880 in poi c'è un crogiolo di movimenti e di posizioni personali. Alcuni erano neutrali,  la Voce era interventista "L'uomo deve ritrovare la propria autenticità, ora siamo troppo raffinati." Le teorie di selezione della razze e le previsioni di Malthus erano la bandiera ideologica del Futurismo.  Pascoli, ispirato dalle ragioni del Socialismo umanitario era interventista Slataper e Ungaretti erano nazionalisti, con l'idea di una Quarta Guerra d'Indipendenza. Il primo aveva concluso così il suo  romanzo "Il mio Carso" " Simile al filo d’erba del Carso che ha spaccato la roccia per spuntare, egli con l’acquisita coscienza della misteriosa negatività dell’esistenza, riprende il cammino, per inserirsi attivamente e solidalmente nella vita della comunità civile: Noi vogliamo amare e lavorare» [leggi] Il Carso è un luogo alto, da asceti, arido solo in ap

Viaggio a Montevideo

da  Dino Campana. Viaggio a Montevideo. Commento di Marco Onofrio/ Una percezione filtrata e trasformata attraverso la memoria: «la percezione, sollecitata dalla memoria spaziale, opera scarti visionari con messe a fuoco espressioniste tese a restituire l’immagine latente delle cose viste e ricordate». Così scrive Ida Li Vigni a proposito di “Viaggio a Montevideo”, nel suo Orfismo e poesia in Dino Campana, Genova, il melangolo, 1983.  Campana, cioè, scrive ricordando il suo viaggio in Sud America (e ne testimoniano i verbi al passato).  Ma perché la percezione è “sollecitata” e non piuttosto incarnata dalla “memoria spaziale”? Quasi che egli stia documentando in presa diretta le impressioni del viaggio e che queste vengano straniate da precedenti dati memoriali (come d’altronde è prassi abituale nei Canti Orfici).[...]  Anche qui, come ne “La Notte”, “visione” equivale integralmente a “ricordo” (e viceversa). Campana costruisce una “dissolvenza visiva” sincronizzando la p

Genesi e diffusione delle avanguardie